domenica 13 marzo 2011

In bici col catarifrangente

L'obbligo è in vigore già dallo scorso ottobre ma forse non tutti lo sanno:  chi si sposta in bicicletta fuori dai centri urbani, da mezz'ora dopo il tramonto a mezz'ora prima dell'alba (e sempre il galleria) deve indossare un giubbotto con catarifrangenti. Se non lo fa, rischia la multa.

Il nuovo codice della strada non ha invece introdotto l'obbligatorietà del casco (che però offre una certa salvaguardia in caso di caduta), ed è saltata (per fortuna) la proposta di sanzione per le bici parcheggiate sui marciapiedi o nelle aree pedonali.

La Fiab (Federazione italiana amici della bicicletta) sul tema della sicurezza ha lanciato la campagna "Il ciclista illuminato", invitando i ciclisti a indossare indumenti chiari e catarifrangenti anche in città, e a circolare sempre con i fanali accesi, preferibilmente quelli che emettono luce anche da fermi. Con circa 10 euro si può acquistare il kit di luci alimentate a batteria che migliorano notevolmente la visibilità dei ciclisti.

Sperando che gli automobilisti smettano di fare il tiro al bersaglio con i ciclisti e che la "guerra dei poveri" tra pedoni e ciclisti abbia fine (basterebbe che la si smettesse con il malcostume di voler sempre avere ragione a tutti i costi, sia a piedi sia in bicicletta), non resta che augurare buone pedalate a tutti (pioggia permettendo).

Nessun commento:

Posta un commento