martedì 14 dicembre 2010

Champagne: come sceglierlo e gustarlo al meglio

Cosa c’è di più allegro e invitante di un calice di spumante, con le sue bollicine fini e vivaci che salgono veloci nel bicchiere? Pochi vini come gli spumanti sanno rendere speciale un momento di festa. Sono loro, infatti, i padroni delle tavole in occasione delle ricorrenze, come anche dei momenti intimi ed esclusivi; non a caso, sono i protagonisti indiscussi del brindisi.


Allegria e joie de vivre si sprigionano da nuances dorate o rosate e da un perlage allegro e ammiccante.
Ce n’è per tutti i gusti, da quelli più corposi e austeri, con aromi che ricordano il biscotto e il burro fresco, a quelli più morbidi e caldi, con sentori di miele e frutta candita, a quelli leggeri e delicati, grazie al loro profumo di frutta fresca e fiori chiari; infine, ci sono quelli ricchi e complessi, avvolgenti e intriganti grazie al loro sapore evoluto ed etereo.

Se lo spumante è finalmente riuscito a imporsi come vino da pasto, vincendo il preconcetto che lo voleva adatto solamente all’aperitivo, certo bisogna saper scegliere quello giusto fra le diverse varianti, in modo da trovare l’abbinamento migliore. In virtù della sua versatilità, si può iniziare e finire un pranzo o una cena accompagnando a ogni portata le bollicine più azzeccate, in modo da valorizzare tanto il piatto quanto il vino. Non è un caso, dunque, che sempre più spesso alcuni ristoranti propongano un menu speciale interamente accompagnato da calici di spumante, e che si stiano diffondendo le cosiddette champagnerie, con una lunga lista di bollicine alla mescita fra cui scegliere.


Per tutti questi motivi e, non ultimo, per il puro piacere del palato, si è deciso di dedicare un volume allo Champagne, massima espressione della tipologia di vino che i nostri cugini francesi hanno saputo creare con grande maestria, e agli spumanti italiani, che negli ultimi anni hanno saputo conquistare sempre più i favori dei consumatori.

Mai come in questo caso, è dunque d’obbligo ricordare le parole della Traviata di Verdi: “Libiam ne’ lieti calici…”

Tratto dal Little Black Book Champagne e Spumanti di Debora Bionda

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